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Consiglio comunale: eletti Annese (presidente) e Lagalante (vice)

La maggioranza resta attaccata alle poltrone e va avanti

Questa volta non ci sono state sorprese nell’elezione del presidente del consiglio comunale e del suo vice. La maggioranza di centrodestra, durante la seduta di ieri sera, ha votato compatta i nomi di Angelo Annese (presidente) e Marcello Lagalante (vice) ma non ci ha fatto una bella figura al cospetto della città. Così come non l’aveva fatta il 5 marzo scorso quando Gianni Palmisano fu costretto a dimettersi dall’incarico di presidente dell’assemblea appena eletto perché non aveva ricevuto l’unanimità dei voti della sua coalizione. Gli echi di quella seduta sono risuonati ancora ieri sera nonostante l’elezione di Annese. A riaprire le piaghe ci hanno pensato, tra gli altri, i consiglieri del Pdl Sergio Marasciulo (che ha parlato di “spettacolo indecoroso e di vergogna”), Paolo Leoci (“il momento politico più basso degli ultimi 32 anni”) e Gianni Palmisano (che ha definito “coniglietti” i franchi tiratori che lo avevano costretto alla resa e che “avevano giocato con la città”). Per non parlare poi delle minacce fisiche che il consigliere di Azzurro Popolare Paolo Fiume ha rivolto ad Angelo Laveneziana (Monopoli Futura) durante l’intervento di quest’ultimo (poi fuori dell’aula i due si sono riconciliati grazie alla mediazione di Lacatena). A tutti è sembrato oltre che un ‘gioco’ (per dirla con Palmisano) indecoroso, un suicidio politico del centrodestra, i cui componenti, però, restano ancorati sulle loro poltrone. Al pari del sindaco Romani che ha preferito tacere nonostante gli attacchi di Marilù Napoletano, Francesco Tamborrino e Giampiero Risimini.