Il tribunale di Bari accoglie il ricorso del sindaco Annese e dispone il dissequestro del materiale informatico
Il primo cittadino: una buona notizia per Monopoli. Tra 30 giorni saranno depositate le motivazioni
Una novità nella vicenda giudiziaria che ha coinvolto il sindaco di Monopoli Angelo Annese ed altre undici persone, accusate a vario titolo di corruzione, abuso d’ufficio e turbativa d’asta per alcuni provvedimenti amministrativi del 2022. E’ proprio il sindaco Annese a comunicarla con una nota nella quale afferma che “con la solita trasparenza che caratterizza il mio rapporto con ogni cittadino, nell’esercizio di un mio diritto, abbiamo impugnato il decreto di perquisizione e sequestro che mi era stato notificato sostenendo l’assenza di reati e dimostrando, con gli atti amministrativi, che tutte le procedure erano state rispettate scrupolosamente. Il Tribunale ha accolto il ricorso, disponendo l’annullamento del sequestro e ordinando l’immediata restituzione del materiale informatico acquisito. Tra 30 giorni saranno depositate le motivazioni. È una buona notizia per Monopoli”. Come è noto gli avvisi di garanzia avevano raggiunto oltre al sindaco Annese, il consigliere comunale Pietro Brescia (all’epoca dei fatti presidente di un’associazione culturale), l’ex assessore allo sport ed ora imprenditore Domenico Zaccaria, l’ingegnere Angelo Francesco (per tutti Ninni) Fiume (anch’egli ex consigliere comunale), la segretaria comunale Christiana Anglana e tutti i componenti della giunta precedente a quella attuale: Alessandro Napoletano, Miriam Gentile, Gianni Palmisano, Aldo Zazzera, Cristian Iaia, Angela Pennetti e Rosanna Perricci.