In Puglia avviato l’iter per usufruire di prestazioni sanitarie anche nei giorni festivi e prefestivi e nelle ore serali
Il consiglio regionale approva la mozione sull’abbattimento delle liste d’attesa, ma c’è qualche riserva
Il consiglio regionale pugliese ha approvato a maggioranza, con 25 voti favorevoli (su 26 presenti) e l’astensione di Fabiano Amati (Partito Democratico) la mozione presentata dal consigliere Massimiliano Stellato, a favore dell’abbattimento delle liste di attesa per le prestazioni sanitarie. Ma proprio Amati nutre qualche dubbio sulla bontà del provvedimento e lo spiega in una nota.
La mozione. Con la mozione approvata si impegna il presidente e la Giunta regionale a predisporre ogni utile iniziativa per l’avvio di una sperimentazione, di almeno 12 mesi, che consenta agli assistiti della Regione Puglia di poter usufruire di un ampliamento dell'offerta delle prestazioni sanitarie, comprese quelle strumentali e di diagnostica per immagini, incrementando l’orario delle prestazioni ambulatoriali nei giorni festivi, nella fascia oraria pomeridiana dei giorni prefestivi e nella fascia oraria serale dei giorni feriali dalle ore 20 alle 24. Su proposta dell’assessore alla sanità Rocco Palese, la mozione è stata integrata, prevedendo nella parte organizzativa, preliminarmente la consultazione delle Organizzazioni sindacali, fermo restando il rispetto delle norme e dei contratti nazionali del lavoro vigenti in materia.
I dubbi di Amati. “Sulle liste d’attesa – afferma il consigliere regionale Amati - non possiamo vendere illusioni né fare gli illusionisti, con soluzioni benintenzionate ma impossibili da realizzare, e magari scansare l’appuntamento con provvedimenti di maggiore risolutezza e in grado di migliorare un po’ il sistema”. Amati vorrebbe “la decadenza dei Direttori Generali delle Asl in caso di mancato rispetto della legge sulla sospensione delle prestazioni a pagamento quando hanno tempi disallineati rispetto alle prestazioni istituzionali”. Il consigliere dem spiega i motivi per cui si è astenuto nella votazione: la mozione non era accompagnata da alcuna indicazione finanziaria “e senza soldi non si fa nulla”. “L’argomento delle liste d’attesa in sanità – conclude Amati - va affrontato con senso di realismo e serietà, senza tatticismi politici, perché la posta in palio è il dolore delle persone malate in fila al Cup e per questo reso più lancinante”. Il consigliere regionale di Fasano ha presentato una proposta di legge che presto verrà esaminata dall’assemblea della Regione.